Tornato dal lavoro verso
mezzogiorno, ancora un po’ appesantito dalla salita del giorno precedente,
viste le condizioni di bel tempo, mi sono detto: perché non raggiungere la
nostra casa all’Alpe Devero in bicicletta? Così ho convinto la famiglia a
salire in montagna per il week-end separati: io in bici, loro in auto.
Sfrecciare su due ruote nella
calura del primo pomeriggio da Omegna a Domodossola, passando per la solitaria
strada di Ornavasso-Megolo-Piedimulera, spinti da un leggero vento a favore, è
un vero piacere. A 35 Km/h l’aria rinfresca il ciclista che può così lasciarsi
alle spalle quasi come fosse un avversario la canicola che lo insegue senza
però mai riuscire a raggiungerlo. La strada si snoda tra i campi dove il mais è
già alto e dopo poco più di un’ora dalla partenza da Omegna, raggiunta prima
Villadossola dove l’asfalto pare liquefarsi sotto il sole, entro finalmente in
Domodossola. Sulla circonvallazione mangio una barretta e prendo un po’ di
zuccheri in vista della impegnativa salita di 1.500 metri di dislivello che mi
attende da Preglia a Devero.
Giunto a Baceno in meno di due
ore totali da Omegna, dopo aver tenuto un discreto ritmo, purtroppo sono stato
bloccato da un improvviso e furioso temporale ed ho dovuto rinunciare a
proseguire. Fortuna che le ragazze, fermatesi a Domodossola dalla nonna, sono
arrivate proprio in quel momento e hanno potuto così caricare me e la bici
inzuppati d’acqua sull’auto.