martedì 15 luglio 2008

PEDALATE NEGLI APPENNINI DELL’ITALIA CENTRALE - LA LIMA

la Lima (454 m. slm)-Passo dell’Abetone (1.388 m. slm)
la Lima (454 m. slm)-Passo dell’Oppio (821 m. slm)

dislivello complessivo: 1.301 metri; circa 50 Km percorsi

Escursione compiuta approfittando di un viaggio di lavoro da Milano a Perugia, grazie ad una sveglia alle prime luci dell’alba, sottraendo dunque prezioso tempo al sonno. La bici richiede questi sacrifici ma poi li ripaga abbondantemente.

Partito in auto da Milano alle 6:00, raggiungo Pistoia dopo le 9:00, ma da lì sino a San Marcello Pistoiese, cittadina nei pressi della quale inizia la salita vera e propria verso il Passo dell’Abetone, ci sono ancora parecchi chilometri di strada. Se ne va un’altra mezz’ora abbondante di viaggio e poi quasi un quarto d’ora per trovare un parcheggio strategico all’ombra e un altro quarto d’ora per cambiarmi e preparare la bici. Prima ancora che imprese ciclistiche, i “Fortis Day” sono imprese automobilistiche e logistiche…
Giornata serena, perfetta. Sceso sino al bivio di la Pila (quota 454 m. slm), inizio la salita. I primi 4-5 Km sono piuttosto pedalabili, con alcuni brevi strappetti. Le pendenze si fanno più accentuate da Ponte Sestaione in poi, cioè da dover viene normalmente misurato il tempo della famosa cronoscalata Prato-Abetone. I 10 Km successivi, cioè la parte centrale della salita, risultano i più impegnativi, con una pendenza media del 7-8% ma con un profilo piuttosto irregolare: a tratti più leggeri al 5-6% si alternano anche segmenti più duri, intorno al 9-10%. Si sale prima con lunghi tornanti esposti al sole sino a Pianosinatico (quota 948 m. slm), poi si entra in ampie zone boschive. Il tratto conclusivo, di circa 3 Km, è più facile e si toccano anche velocità sostenute. Arrivo al Passo dell’Abetone, dal quale si scende verso Modena sul lato opposto, in poco più di 1 ora e 10 minuti, senza particolari patimenti se non per la calura. Sul Passo si trovano delle caratteristiche piramidi in pietra ai lati della strada. Il panorama non è un granché, con vecchi alberghi un po’ fatiscenti e impianti di risalita sparsi qua e là nei prati. La località è soprattutto apprezzata come centro sciistico. La salita gode di un suo prestigio e prima o poi indubbiamente andava fatta. La discesa è da affrontare con cautela perché il fondo stradale nei primi 5-6 Km è piuttosto sconnesso e pieno di buche e ghiaia per il gelo e l’intenso transito invernale di autovetture.


Sceso a la Pila risalgo verso San Marcello Pistoiese, ma non mi fermo all’auto bensì tiro dritto sino al Passo dell’Oppio, che nonostante il nome non riserva particolari sensazioni di ebbrezza né di pace, ma che mi consente di fare un altro po’ di dislivello. Ripresa l’automobile raggiungo nel tardo pomeriggio Torgiano, a pochi chilometri da Perugia, dove riesco ancora a stare una mezz’ora nella piscina dell’albergo, tra ulivi e vigneti, a ritemprarmi un po’ dopo i molti Km percorsi oggi su quattro e due ruote, prima di una importante cena di lavoro.

Marco Fortis