Sta diventando una tradizione, Milano dai navigli per il terzo anno consecutivo.
Oggi in compagnia di Massimo e Alberto ed un gruppo di altri simpatici "ciclisti per caso" abbiamo percorso la via classica da Sesto Calende alla Darsena di Milano (72 km) più una decina di km in città per un totale di 82 km circa e siamo tornati in treno.
E' la quarta volta che vado a Milano in bici se nel conto metto anche quella volta di vent'anni fa con il Lucio. Quella volta facemmo però la trafficatissima statale del Sempione andata e ritorno da Omegna (220 km).Milano è sempre bella e interessante ed il passaggio dalle colonne di San Lorenzo con la musica di una artista di strada che canta molto bene le cover di Simon & Garfunkel ha completato una giornata già bella nel migliore dei modi.
Intanto che pedalo sopra le pietre sconnesse del centro storico, fra le rotaie del tram, i semafori, gli immigrati e le Lamborghini, mi viene da canticchiare quella canzone che piace a mio figlio:
"Amo Milano perché quando il sole sorge
Nessuno se ne accorge
Amo Milano perché non si nota
Per l'Europa Italia, per l'Italia Europa
... Amo Milano perché ci trovi tutti i colori
Gli esseri umani, i lavori
Che sia bianco che sia blu che sia verde che sia nero
Basta che sia dinero..."
(Dargen D'Amico)
"Amo Milano perché quando il sole sorge
Nessuno se ne accorge
Amo Milano perché non si nota
Per l'Europa Italia, per l'Italia Europa
... Amo Milano perché ci trovi tutti i colori
Gli esseri umani, i lavori
Che sia bianco che sia blu che sia verde che sia nero
Basta che sia dinero..."
(Dargen D'Amico)
Mi pare che il gruppo abbia gradito la gita e tutti hanno portato a termine il percorso egregiamente.
Non male sto gruppo di "ciclisti per caso", ora posso pensare di portarli a fare un giro più impegnativo ... prossimamente.