domenica 8 luglio 2018

GIRO DEI SANTUARI BIELLESI (seconda tappa)

Di buon ora affrontiamo la buia galleria Rosazza con le lucine sul manubrio. Via il dente via il dolore. Dentro la galleria gocciola di brutto anzi, è quasi una pioggia ed il fondo stradale è sterrato. Ma le nostre gravel vanno dappertutto.
Dall'altra parte si apre magnifica la valle di Oropa con la cupolona del santuario che emerge la sotto tra i boschi.

La discesa al santuario è quasi fredda, l'altitudine di primo mattino si fa sentire. Ci fermiamo a visitare il grandioso giardino botanico alpino.
Il giardino è veramente bello e interessante, Roberta si perde tra i fiori mentre io visito approfonditamente la sezione geologica dove scopro, leggendo le didascalie, di poggiare i piedi sulla Linea Insubrica. Una Linea che parte addirittura dalla Slovenia e finisce nel Canavese (un bel pezzetto) spaccando in due le Alpi, nord e sud, separando in pratica le Alpi dalle Prealpi.
Mi rendo conto che l'ho spiegata un pò frettolosamente e la faccenda di questa lunghissima faglia è molto più complessa, ma la sostanza è questa.
Sta cazzo di linea passerebbe anche dal Lago Maggiore, da Omegna, Quarna, Varallo Sesia, Bocchetta Boscarola, Bocchetto Sessera, Rosazza, Oropa, ecc... e subito mi viene in mente una bella randonèe estrema dal nome "Linea Insubrica" ... devo sempre riportare tutto al ciclismo ! mah !
Dopo Oropa imbocchiamo la strada del Trecciolino, riposante e panoramica in leggera discesa che in 20 km fra pascoli e boschi ci porta al terzo santuario, quello di Graglia.
L'ìmponente cattedrale che domina le colline biellesi è dedicata alla Madonna di Loreto ed il suo interno merita una visita.
Discesa veloce su Biella e quindi a Chiavazza dove ritroviamo l'auto lasciata il mattino precedente (per fortuna !).