Ferragosto che promette temporali sull'appennino bolognese e strade di montagna con asfalto approssimativo mi fanno prendere una decisione: in vacanza quest'anno mi porto la gravel, va dappertutto, è più robusta e non teme la pioggia.
Decido per un tour particolare: il tour dei cantautori. E sono deciso di incontrare personalmente almeno uno dei grandi artisti emiliani che mi propongo di stanare. In questo modo abbino in un solo colpo le mie due grandi passioni: la musica e la bici. E poi sono curioso di scoprire lentamente i paesi di questa terra meravigliosa. Colline a perdita d'occhio e montagne arcigne all'orizzonte che segnano il confine con la Toscana.
Ma andiamo con ordine. Parto da Luminasio di Marzabotto e affronto subito una tremenda rampa che mi porta a scollinare la via Medelana-Varsellane, poi giù a capofitto fino a Montepastore mentre il cielo si incupisce.
L'asfalto è orribile, meno male che ho la gravel, ho fatto una buona scelta.
A Tolè piove già ma non forte, con la mia gravel si può proseguire in discesa e poi ancora in salita fino a Lame.
Zocca è una bella e storica località a 760 metri s.l.d.m., la chiesa merita una foto, il viale centrale è pedonale con numerosi locali, bar, negozietti vari ma di Vasco Rossi neanche l'ombra a parte un negozio di merchandising del Blasco che ricorda il suo illustre concittadino.
Pazienza, ritorno puntando la Guerciotti verso Castel d'Aiano ma giro prima a sinistra e scollino il passo Sella Croce (o Croce Sella mah).
Da qui 14 km di bellissima discesa fra i boschi mi riportano nella valle del Reno.
Arrivo a Vergato, non un gran che a parte un negozio di ciclista sulla destra uscendo dal paese collegato ad un distributore/gommista il cui proprietario è molto gentile e preparato.
La strada di fondo valle del Reno è orribile per i ciclisti, intasata di traffico pesante e veloce, saliscendi noiosi e località bruttine.
Da Marzabotto risalgo a Luminasio, 3 km verticali da paura e chiudo l'anello.
Totale km = 70, Vasco = 0.
L'asfalto è orribile, meno male che ho la gravel, ho fatto una buona scelta.
A Tolè piove già ma non forte, con la mia gravel si può proseguire in discesa e poi ancora in salita fino a Lame.
Zocca è una bella e storica località a 760 metri s.l.d.m., la chiesa merita una foto, il viale centrale è pedonale con numerosi locali, bar, negozietti vari ma di Vasco Rossi neanche l'ombra a parte un negozio di merchandising del Blasco che ricorda il suo illustre concittadino.
Pazienza, ritorno puntando la Guerciotti verso Castel d'Aiano ma giro prima a sinistra e scollino il passo Sella Croce (o Croce Sella mah).
Da qui 14 km di bellissima discesa fra i boschi mi riportano nella valle del Reno.
Arrivo a Vergato, non un gran che a parte un negozio di ciclista sulla destra uscendo dal paese collegato ad un distributore/gommista il cui proprietario è molto gentile e preparato.
La strada di fondo valle del Reno è orribile per i ciclisti, intasata di traffico pesante e veloce, saliscendi noiosi e località bruttine.
Da Marzabotto risalgo a Luminasio, 3 km verticali da paura e chiudo l'anello.
Totale km = 70, Vasco = 0.