Eravamo ancora fidanzati
quando frequentavamo Cogne a fine anni 80’ e inizio anni 90’. Ci piaceva fare
lo sci nordico (lo sci da fondo) e Cogne era già allora la località più ambita
dell’arco alpino occidentale per praticare quella specialità.
L’anello del fondo
infatti misurava 42 km, come una maratona, e aveva pochi eguali in tutta la
Valle d’Aosta.
Ci ritornammo poi un
primo novembre a metà anni 90’ con gli amici fondatori della Iride a percorrere
lo stesso anello senza neve, nei magnifici colori autunnali, con le prime
mountain bike di acciaio che in quegli anni facevano la loro comparsa.
Il 12 settembre 1999,
con alcuni amici della Iride, partecipai ad una delle prime edizioni della
GRANPARADISOBIKE, che, a quei tempi, sulla distanza di 40 km circa ripercorreva
in buona sostanza la pista da fondo invernale e quindi risultava molto fluida,
senza grosse pendenze e priva di passaggi tecnici estremi.
Poi per molti anni non
sono più stato a Cogne. Anni in cui questo meraviglioso borgo divenne
tristemente noto agli italiani per i fatti di cronaca dell’anno 2002.
Dopo 18 anni quindi sono
ritornato a partecipare alla GRANPARADISOBIKE, settima prova di Coppa Piemonte
2017.
Cogne è sempre la
stessa, bellissima, luminosa, una perla delle alpi incastonata tra pinete
secolari ai piedi del Gran Paradiso, uno scenario ambientale di notevole
pregio.
Il percorso della GF
invece non è più lo stesso, per niente direi. Molto ma molto più duro e
tecnico. Del vecchio tracciato si conserva la prima ascesa e successiva discesa
della Valnontey (in pratica il circuito di lancio), ma tutto il resto del nuovo
tracciato si stacca notevolmente dalla pista da fondo e si inoltra in single
track impegnativi tra le pinete, una lunghissima salita in alta quota dove non
mancano passaggi da portare la bici in spalla, un traverso interminabile
saliscendi in singola traccia e almeno 2 discese a tornantini spacca braccia,
ripidissime e tortuose con alcuni passaggi molto tecnici.
Insomma, anche se meno
impegnativa della Comba Oscura di Torre Pellice, questa Granparadisobike non è
stata proprio una passeggiata.
Per il resto tutto Ok,
buon pacco gara con T-shirt, borsa, marmellata e integratori.
Senza allenamento però
io e Biagio siamo arrivati in fondo ai 44 km con 1500 metri di dislivello
attanagliati dai crampi, comunque sani e salvi. Anche la mamma è arrivata in
fondo più agevolmente al percorso ridotto di 20 km con 500 metri di dislivello.
Una bella giornata di
sport in famiglia in una località magnifica.