Se andate su wikipedia
a cercare “Cornelia de Lange” troverete edotte terminologie mediche che narrano
un mondo di sofferenze che alcuni bambini devono sopportare per la malasorte
che la natura, a volte matrigna, ha loro attribuito.
Per fortuna nostra “rari”
bambini, ma non per fortuna loro! Infatti proprio perché “rari” non sono degni
della dovuta attenzione da parte dei media e principalmente da parte delle
grandi società farmaceutiche che preferiscono forse studiare e realizzare
rimedi per malattie più “comuni” e quindi molto più remunerative, cioè
economicamente più vantaggiose.
Ma se spulciate
internet un po’ più a fondo troverete che “Cornelia de Lange” è anche il nome
di una associazione ONLUS di “angeli” (così io definisco i volontari) che
stanno vicino a questi bambini e alle loro famiglie, li coccolano, li fanno
giocare, li fanno divertire, alleviano o almeno cercano di alleviare il più
possibile le loro sofferenze rappresentando un valido sostegno psicologico,
scientifico ed economico per garantire loro una vita dignitosa.
La società sportiva
IRIDE CYCLING TEAM annovera invece tra i propri tesserati bambini e ragazzi
molto più fortunati, sani e forti, che gareggiano con vigore ogni domenica, giocano,
studiano, si allenano, scherzano e si divertono durante la settimana e vivono
con serenità la loro adolescenza. Ma la IRIDE non si dimentica dei ragazzi meno
fortunati e durante l’anno, nel corso delle manifestazioni sportive, grazie
anche agli sponsor sensibili a questa attività, mette dei soldini in un
salvadanaio raggranellando un gruzzolo, magari piccolo ma significativo per gli
“angeli” che vi ho sopra descritto.
Ieri sera, al Teatro
Sociale di Omegna, la IRIDE ha consegnato 600 €uro al responsabile di
questa associazione di “angeli” durante la serata ufficiale di beneficenza dove
c’è stata l’occasione anche di presentare alla comunità omegnese il Team
giovanile di Mountain Bike ed ascoltare con gradimento della buona musica dal
vivo.
Io sono stato chiamato
a descrivere la nostra attività ma, un po’ l’emozione, un po’ l’imbarazzo
intimo di chi deve spiegare cosa fanno i nostri fortunati ragazzi che gli altri
meno fortunati non potranno mai fare, fatto stà che mi sono un po’ inceppato e
mi sono dimenticato di fare gli opportuni e doverosi ringraziamenti. Ma siccome
chi mi conosce sa che scrivo meglio di come parlo i ringraziamenti li faccio
ora.
Ringrazio in primis la
Iride Cycling Team, nelle persone del presidente Paolo Frigerio, del vice Luca
Cerutti, dei consiglieri Sergio Viganò, Gianni Borgatta, Marco Bergamelli,
Renato Capponi e Gabriella Lazzarin, che in questi anni hanno sempre supportato
con forza il mio ruolo di Direttore Sportivo e lo sviluppo dell’attività
giovanile in seno alla nostra società.
Ringrazio ulteriormente
Sergio Viganò per l’attenzione e la sensibilità sulle iniziative di solidarietà
che porta avanti da anni che proiettano la nostra società sportiva in una
dimensione non solo esclusivamente “sportiva ed agonistica” ed insegnano
(spero) ai nostri ragazzi di guardare un po’ oltre lo sport, di vedere se
dietro l’angolo c’è qualche altro ragazzo diversamente dotato che ha bisogno di
una mano. Questo è forse il più alto valore che possiamo trasmettere ai nostri
fortunati ragazzi e se riuscirò a trasmetterlo anche a mio figlio, che di
questi ragazzi fa parte, il merito sarà anche un po’ di Sergio.
Ringrazio i genitori
dei nostri ragazzi che ritengono che lo ore dedicate loro per fargli svolgere
attività sportiva siano ben spese e qualitativamente migliori di quelle dai
loro figli passate davanti a facebook.
Nelle grigie albe della
domenica di questa piovosa e fredda primavera si alzano e portano con
perseveranza i loro figli alle gare, li assistono e li riportano a casa dove li
attende un pomeriggio di lavatrice con divise da ciclista sporche di fango ed
incombenze domestiche. Grande merito a questi meravigliosi genitori.
Ringrazio
gli sponsor della IRIDE che credono in questi progetti e ci aiutano
sostanziosamente. Ringrazio il dott. Bruno Borgatta che presenzia sempre alla
gara da noi organizzata senza percepire un centesimo. Per finire ringrazio gli
“angeli” di “Cornelia de Lange” (andate a vedere www.corneliadelange.org) che
spendono gratuitamente il loro tempo per i più bisognosi, e non è poco.