Ci
sono cose bellissime per cui ci vuole molto tempo per la loro realizzazione.
Qui
a Burolo tutto è incominciato 400.000 anni fa, in piena era glaciale, quando un
ghiacciaio immenso della potenza di 1 km è sceso dalla bocca della Valle
d’Aosta e, per nostra fortuna, ci ha lasciato quella morena immensa ricoperta
di boschi meravigliosi dentro i quali noi possiamo ora scorrazzare liberamente
con le nostre MTB. Inoltre quel ghiaccio, grattando e grattando il fondo della
pianura padana fino a Vercelli, ha modellato quel titanico paesaggio che i
biker questa mattina hanno potuto ammirare dal balcone naturale del piccolo
parcheggio del paese. Verdi colline di boschi e di vigna con castelli e paesini
arroccati, i laghi di Viverone, Bertignano, Sirio e Candia, rimasugli incantati
di quell’antico ghiaccio, l’anfiteatro delle Alpi piemontesi ancora bianche in
questa fredda primavera con la piramide del Monviso che si staglia lontana
nell’azzurro del mattino. Diciamo che la natura qui “ci ha dato dentro”
notevolmente agevolando gli organizzatori della gara di oggi preparando un
terreno ottimo con buon effetto scenico.
Ci
sono cose bellissime per cui ci vuole molto tempo per la loro realizzazione.
Poi,
nel 990 d.c., un certo Mr. Sigerico, un londinese annoiato dal solito porridge
e dal tè alle cinque, decise di intraprendere un viaggietto avventuroso … a
piedi! (se avesse avuto una bella 29 pollici però si sarebbe certamente
divertito di più!) Fino a dove? Ma certo … fino a ROMA, il centro del mondo.
Fatto stà che per la sua passeggiatina decise di fare lo stesso itinerario del
ghiacciaio di molti anni prima e si trovò a passare da queste parti lasciando
numerose testimonianze storiche che possiamo contemplare calcando gli stessi
sentieri di quell’antico biker mancato, come ad esempio il suggestivo campanile
di San Martino che si erge solitario e suggestivo ai bordi del percorso di
gara. Quindi già nel medioevo fu tracciato il percorso della gara di oggi e gli
fu dato anche il nome, Via Francigena. Al buon Armando Campesato non gli è
rimasto che mettere le freccie e dargli una pulita.
Ci
sono cose bellissime per cui ci vuole molto tempo per la loro realizzazione.
Poi
negli anni 90’ è nato il volenteroso e simpatico gruppo Fulvia Pagliughi capitanato
dal grande Armando, poi il vicino di casa Gianni Riconda gli ha dato una mano e
poi, nel 2011, il comitato UDACE Biella si è trovato come Presidente un giovane
intraprendente e attivissimo di nome Stefano Acquadro (magari avessimo questa
zelante freschezza giovanile anche ai vertici dell’UDACE) e poi … siamo
arrivati a questa domenica mattina.
Ci
sono cose bellissime per cui ci vuole molto tempo per la loro realizzazione e questa domenica mattina, dopo tanto,
tanto tempo, dopo tanta preparazione, è stata realizzata, pienamente
realizzata!
PS – mi è piaciuto scherzare con la storia e anche con la
preistoria ma per il presente non scherzo affatto e dico che la gara di Burolo
è stata da 10 e lode, su tutti i fronti. Complimenti e grazie.