Se mi avessero detto, mentre mi
appoggiavo esausto ad una cascina lungo la strada tra Costigliole Saluzzo e
Cuneo alle 3 e mezza del mattino, che di lì a poche ore sarei risalito sulla
bici per scalare il Colle della Lombarda, avrei sicuramente pensato che era
pura pazzia.
Invece, dopo un inconcludente dormiveglia e dopo aver sentito
dalla camera dell’albergo i lontani clamori della partenza delle migliaia di
corridori della Gran Fondo Fausto Coppi, mi sono detto: “Il diavolo va preso
per le corna. Che cosa sono venuto a fare sin qui se non scalo almeno un
passo?” Quindi, fatta una frugale colazione, ancora fiaccato dalla nausea, sono
partito in auto per Vinadio e da lì con la mia Colnago in poco meno di 1 ora e
mezza sono salito fino ai 2.400 metri della Lombarda, non senza aver prima
ammirato dalla strada il Santuario di Sant’Anna sul versante opposto della
valle.Santuario di Sant'Anna |
Marco Fortis