La festa del Master
Palzola il giorno dei Santi ha fatto tappa a Santhià e, come era prevedibile,
solo considerazioni positive si possono fare in questa occasione.
Qui, nella pancia del
Piemonte, abbiamo percorso con le nostre bici da ciclocross un’altra tappa di
quella via Francigena che avevamo già calcato questa primavera con le Mountain
bike a Burolo e abbiamo potuto apprezzare la generosa ospitalità della famiglia
Manzoni al completo, mamma, papà e figlia (che ringraziamo) che, insieme al
Team bike Tre Marce, hanno messo in piedi un evento di assoluto livello.
Ottima location, comodi
parcheggi, percorso super, ricco ristoro, sontuose premiazioni, questi gli
ingredienti principali della riuscita della manifestazione. Tutto condito dalla
simpatia profusa dalla giovane Gloria che, oltre a organizzare e a correre
(lottando per 6 giri con la prima assoluta delle donne) ha anche fatto lo
speaker nel cerimoniale delle premiazioni.
Ho saputo dopo che
poteva essere la sua ultima gara in UDACE e che dal prossimo anno intraprende,
come anche il promettente Albergo Barengo, la sua avventura in FCI.
Li abbiamo visti
crescere, da bambini si sono fatti ragazzi, le domeniche passavano di stagione
in stagione e improvvisamente ce li siamo ritrovati uomini e donne pronti per
il grande esordio nel ciclismo che conta.
Posso solo dire un
grande “in bocca al lupo” augurando loro un futuro ricco di successi e
soddisfazioni.
Sono sicuro che, anche
se raggiungeranno i vertici del ciclismo mondiale, rimarrà dentro di loro
comunque il germe dell’udace, cioè di quel ciclismo amatoriale della gente
comune fatto di cose semplici, della garetta della domenica e la borsa del
supermercato come premio, della sofferenza per passione e della vera amicizia.
Questo germe li aiuterà sicuramente a superare i momenti più difficili delle
grandi competizioni e sarà la loro arma vincente rispetto agli altri
competitori che non sono cresciuti in questo ambito.
Mentre dentro il
palazzetto ascoltavo con piacere il presidente Filippini che mi raccontava dei
momenti gloriosi della Pro Vercelli e di antichi aneddoti di sport, fuori i
meravigliosi colori dell’autunno permeavano il bel viale alberato che costeggia
il Centro Sportivo di Santhià dove i nostri bocia, finita la gara, giocavano a
pallone e a fare le impennate.
Un giorno anche alcuni
di loro forse seguiranno la strada di Gloria e Alberto andando ad arricchire il
patrimonio del ciclismo giovanile italiano, altri invece rimarranno con noi
nell’udace a divertirsi ogni domenica per la borsa della spesa e altri magari,
per strade e interessi diversi, molleranno l’attività sportiva, ma un giorno,
da grandi, ricorderanno con piacere queste giornate serene e spensierate e
potranno dire: “…vedi quello li che stà facendo le Olimpiadi, lo conosco,
correva con me da ragazzo …”.