sabato 1 ottobre 2011

ASPETTANDO IL CICLOCROSS … ORAGO

Mentre fuori l’ultima festa del Master Mtb era in pieno svolgimento e si succedevano i passaggi dei corridori, tra il chiassoso tifo dei parenti e i bip dei chip sui tappeti, sono entrato in silenzio nel Santuario del Varallino di Galliate ricco di statue di pregievole fattura di artisti del ‘600 e ‘700 (uno di questi fu addirittura un allievo della bottega del Bernini a Roma) raffiguranti scene di vita di Gesù, una specie di Sacro Monte in pianura, ed ho pensato a quante opportunità può offrire questo Master, oltre l’aspetto sportivo, di conoscere il nostro territorio.

Questo territorio che va dal grande ed industrializzato interland milanese su, su, verso nord ovest, abbraccia le operose valli del varesotto, scavalca il Ticino, risale la corrente del canale Cavour, dell’Agogna e del Sesia, lambisce i laghi a nord e le loro prealpi ed entra in profondità nel Piemonte attraversando le grandi risaie vercellesi arrivando a toccare alcune località biellesi dove armoniose e antichissime morene glaciali ora ricoperte di vigneti pregiati si pongono come cornice naturale di confine del bacino del Master.
Una miriade di piccole località di provincia sono disseminate in questo grande bacino di influenza del nostro Master, località sconosciute al grande pubblico ma che hanno ancora qualche cosa di vero da dare ai suoi frequentatori domenicali: i loro prati, i loro boschi, la loro semplice ma cordiale accoglienza, i prodotti tipici del luogo ma anche il pacco gara confezionato dal supermercato del paese. Località dove è ancora vivo il rapporto umano e la passione per lo sport di fatica, di resistenza. Località a misura d’uomo e di bambino.
Paesi e frazioni dove è possibile scoprire i segni della storia, della faticosa vita passata: un vecchio mulino abbandonato, una cappella votiva, un terrazzamento collinare ora pieno di erbacce ma un tempo assiduamente coltivato per far veramente uscire “il pane dalle pietre” oppure veri capolavori del passato, come le campane esposte sul sagrato di Pontevecchio di Magenta, il cortile stesso delle premiazioni nella villa di Pontevecchio, la piccola ma graziosa chiesetta di San Colombano in cima all’omonimo muro di Briga Novarese, il maestoso sviluppo architettonico della chiesa di S. Michele Arcangelo a Borgo d’Ale, la bella piazza dell’arrivo di Borgosesia che ha un sapore di antico Piemonte contrapposta alla tranquilla piazzetta tipica Lombarda del ritrovo di Nosate, l’antico oratorio del colle di San Bernardo a Cellio, la superba roccia bianca con in cima la chiesa di Madonna del Sasso a Boleto che domina il Lago d’Orta, insomma … piccoli e grandi luoghi di arte e di cultura che, in questo periodo di crisi NON SOLO economica ma anche culturale e morale, il nostro Master ci fa scoprire girovagando per questa bella provincia italiana.
Anche il Ciclocross sono certo ci porterà in altrettante località interessanti a scoprire nuovi angoli gradevoli per poter ritemprare, oltre alla forma sportiva, anche lo spirito. Questo aspetto del Master potrà farci solo del bene, ve lo garantisco!
Da sempre mi appassiona il territorio con tutti i suoi aspetti ma è pur vero che quando correvo non badavo molto a queste cose, mettevo giù la testa e menavo sui pedali quasi senza sapere dove mi trovavo, adesso invece che le gare non le faccio quasi più e partecipo agli eventi essenzialmente per portare mio figlio a praticare ciclismo, cioè lo sport più bello del mondo, ho trovato ulteriori motivazioni per esercitare il nomadismo domenicale anche nella stagione invernale e sono ansioso di ricominciare, tra poche settimane, a girare i paesi per scovare i segni della storia e della cultura locale. Frequentare il movimento può significare anche questo, sia per gli atleti che per gli accompagnatori.
Tutto questo pensavo in silenzio dentro al Santuario del Varallino mentre gli echi della festa sportiva risuonavano da fuori e mio figlio giocava a pallone con gli altri Primavera in attesa della pastasciutta e delle premiazioni nel prato circostante l’arrivo della Gajalonga.
Grazie MASTER insomma, estivo o invernale che sia.