Come è ormai tradizione consolidata, ogni estate la
preserale a Campello Monti con la Iride diventa un momento di ritrovo infrasettimanale per staccare un po' dalla monotonia del lavoro-casa-lavoro.
L’idea è partita dal Gianni ed ha riscontrato sei adesioni e
mezzo: Gianni, Paolo, Maurizio, Lucio, Roberto, Renato e Gabriella (partita
prima quindi vale mezzo), ma se ci aggiungiamo anche Marco partito prima da solo
e arrivato solamente fino a Forno ed incrociato già di ritorno al Rosarolo, che
può valere diciamo un quarto, porta il totale a quasi sette.
La valle Strona di sera assume un fascino particolare, forre
boscose e vertiginose fanno pensare ai lupi che vivono in questi luoghi e forse
anche agli orsi.
La cascata del rio dei dannati che balza dall’altro lato
della valle al Pian Pennino è sempre uno spettacolo della natura.
Primo a Campello arriva Renato con una fuga da lontano che
parte già da prima dei Cerani, secondo in coda Paolino in rimonta, terzo e
quarto dopo una dura battaglia nell’ordine Roberto e Maurizio. Lucio e Gianni
un po' attardati ma nemmeno troppo chiudono il gruppo.
I tempi beh, abbiamo fatto di meglio. Comunque Renato 1:40,
Paolino 1 minuto dopo, Roberto e Maurizio 1:50, Lucio e Gianni 1:55 circa.
Gabriella è già li infreddolita da qualche minuto che ci
aspetta, vestiamo il giubbino e poi giù a manetta prima che faccia buio.
In pizzeria una valanga di cazzate coinvolge tutti in
chiacchiere e risate, ma emerge sicuramente una considerazione del Lucio sulle
vacanze ormai alle porte: “in Italia per quanto riguarda il mare siamo i numeri uno, per la montagna i numeri
uno, nel cibo i numeri uno, per le opere d’arte i numeri uno, ma perché mai uno dovrebbe
andare all’estero in vacanza? A cercare che cosa?...”.
Mi porto questo pensiero fin sotto la doccia e poi prima di addormentarmi ... ha ragione da vendere.