La
mia personale Granfondo “piacentina” in solitaria è andata bene nonostante la
scarsa forma: 90 Km e 2.453 m di dislivello.
Salite:
Bobbio-Passo
Penice-Monte Penice disliv. 1.174 m. difficoltà 4°
Marsaglia-Passo
del Mercatello disliv. 725 m. difficoltà 2°
Perino-Passo
del Cerro disliv. 554 m. difficoltà 2°
Ho approfittato di una trasferta di lavoro nell’entroterra piacentino per fare un po’ di salite. Mi sono messo sulle tracce della Granfondo Colnago ma ho variato il percorso perché ci tenevo ad inserire la scalata al Monte Penice.
Consigli
per i randonneur: da Piacenza si può arrivare a Chiavari in bici facilmente. Ed
anche, nel Parmense, da Bardi si può arrivare al mare.
Breve
resoconto gita odierna - Alla fine di ogni salita ho caricato la bici in auto e
con essa ho raggiunto di volta in volta ogni attacco successivo: prima da
Bobbio a Marsaglia e poi da Marsaglia a Perino, con il metodo Fortis dell’
“elastico”. Questo metodo ha il grosso vantaggio di non far perdere tempo con
tappe di trasferimento in bici da un attacco all’altro, concentrandosi solo
sulle salite. Inoltre, in caso di guasti tecnici (rottura di catene, ecc.) o
fisici (malori, colpi di sole, crampi, ecc.) basta fare dietro front e tornare
all’auto facilmente approfittando della discesa.
Il
tempo effettivo per le tre salite è stato di 4 ore e 55 minuti a ritmo
tranquillo salvo sui falsopiani del Passo del Mercatello e del Cerro dove si
toccano e si superano facilmente i 20 Km/h. La media complessiva è stata di
circa 19 Km/h (facendo le discese molto tranquillo).
NOTA:
il grado di difficoltà è quello indicato dal manualetto “Emilia
Romagna-Piacenza, Parma e Reggio Emilia” della serie Passi e Valli in
bicicletta, curato da Alberto Ferraris con prefazione di Vittorio Adorni, che
include anche la parte sul parmense.
Marco Fortis