Percorso corto di 57 Km, 1747
metri di dislivello (Passi Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena).
Giornata bellissima con un cielo
sereno mai visto prima da queste parti. Straordinario il panorama sul Sassolungo
in cima al Sella.
Gara "a tutta" in
salita, con scalata al Pordoi da record a quasi 15 Km/h di media e punte a
22-24 Km/h durante alcuni forcing. All'arrivo: 40° assoluto su 1279 arrivati;
13° assoluto categoria M4 (43-49 anni) su 295 arrivati. 3° miglior atleta del
1956. Tempo 2h32'17".
Partenza lenta sul Campolongo a
causa dell'intasamento di ciclisti. Sul Pordoi sono salito veramente forte
scollinando tra i primi. L'impressione è stata pazzesca rispetto alle
altre volte perché il serpente di ciclisti che saliva era tutto dietro di me.
Ottima scalata anche del Sella e del Gardena con forcing finale. Ancora
sul Passo Gardena (dopo 3 discese...) prima di me non erano passati che
circa 600 corridori sugli 8500 complessivi dei tre percorsi. E all'arrivo ero
ancora abbastanza fresco. Se avessi fatto il medio avrei certamente chiuso in
molto meno di 5 ore, migliorando i miei precedenti record di 35-45 minuti.
Che dire? Per poco non prendevo
anche Francesco Moser (sempre asciutto e tirato come si deve) che ha
chiuso nel percorso corto 18° assoluto in 2h20'47" (1° della
categoria M5). Ma purtroppo sono negato come discesista…
Da segnalare che alla prova hanno
partecipato anche il campione di sci Max Blardone, classificatosi 102° in 2h48’, Ivan Gotti 157° in 2h58’ e
Gianni Bugno in 3h30’. Gotti ha pedalato con buona lena sino al Passo Gardena,
dove aveva un intertempo di 2h18’50”, poi deve essersi fermato sul Passo a
gozzovigliare perché è arrivato a Corvara abbastanza tardi. Bugno invece se la
deve essere presa comoda e credo che abbia fatto tutti i ristori.
Il resto della giornata con la mia salita solitaria al Passo delle Erbe è stata una autentica follia. Non so come ho fatto (forse l'entusiasmo per la gara appena disputata) ad arrivare in cima (senza nemmeno aver mangiato dopo la Maratona) e soprattutto non so come ho fatto a tornare a Corvara nel primo pomeriggio col sole a picco (anche sulla contropendenza del famigerato Col dal Ermo) e col vento contro in tutta la valle. In totale in giornata ho fatto oltre 130 Km (di cui i primi 57 a ritmo di gara) e 3.500 metri di dislivello. Speriamo che questo "Fortis Day" di follia sia stato un utile allenamento in vista della ormai imminente Marmotte...
Il resto della giornata con la mia salita solitaria al Passo delle Erbe è stata una autentica follia. Non so come ho fatto (forse l'entusiasmo per la gara appena disputata) ad arrivare in cima (senza nemmeno aver mangiato dopo la Maratona) e soprattutto non so come ho fatto a tornare a Corvara nel primo pomeriggio col sole a picco (anche sulla contropendenza del famigerato Col dal Ermo) e col vento contro in tutta la valle. In totale in giornata ho fatto oltre 130 Km (di cui i primi 57 a ritmo di gara) e 3.500 metri di dislivello. Speriamo che questo "Fortis Day" di follia sia stato un utile allenamento in vista della ormai imminente Marmotte...