1)
IL CASCO: Casco in testa, sempre, anche in allenamento, anche su strada, anche
in salita;
2)
IL CODICE DELLA STRADA: Su strada, rispettare il codice della strada;
3)
LA STRADA: Ricordate che il percorso su strada non è da prendere sotto gamba
essendo assai più pericoloso che il percorso in fuoristrada, infatti la
velocità è mediamente molto maggiore e quindi una eventuale caduta sarebbe
rovinosa, l’asfalto poi è molto più duro e ruvido dei prati, gli imprevisti
sono sempre in agguato per via del traffico automobilistico, nella maggior
parte dei casi gli eventi non sono prevedibili e controllabili da noi poichè
abbiamo a che fare con tutte le altre persone che percorrono in quel momento la
strada e ci possono causare problemi; riassumendo: la strada è una giungla di
pericoli dai quali guardarsi con attenzione ... meditate;
4)
IL SALUTO: Salutare sempre con un cenno gli altri ciclisti che incrociate
provenienti in senso opposto, è segno di buona educazione, di coalizione fra
amatori della bicicletta, di disponibilità ad un eventuale aiuto (“campagna
promozionale di Cicloturismo a tutti i Presidenti delle Società Ciclistiche
d’Italia per la massima divulgazione possibile”);
5)
GLI OCCHIALI: Buona norma è l’uso degli occhiali, se ci tenete ai vostri occhi;
oltre che dal sole, proteggono gli occhi dalla polvere, dalle cadute (provare
per credere!), dai rami a mezza altezza in fuoristrada e soprattutto ... non
pesano niente;
6)
LA BORRACCIA: Usare sempre contenitori per l’acqua in plastica o alluminio, mai
usare bottiglie di vetro (soprattutto in gara perchè verreste
immediatamente squalificati);
7)
LA MONTAGNA: Non affrontate mai da soli un percorso in fuoristrada,
specialmente in montagna o in luoghi poco conosciuti, andate a fare le vostre
escursioni sempre in compagnia di uno o più amici e rimanete uniti al gruppo.
Inoltre in montagna portarsi sempre il K-way o un giubbotto antivento similare,
anche in estate. Attenti che non tutte le zone di montagna sono coperte dalla
rete dei telefonini cellulari, quindi non sentitevi automaticamente al sicuro
se ne possedete uno. Ricordate che la montagna punisce sempre gli sprovveduti
solitari che pensano di essere dei piccoli Mesner;
8)
I RIFIUTI: non sporcare mai, ne su strada e nemmeno in fuoristrada. I rifiuti
si portano con se fino alla fine del percorso, sia durante una escursione o un
allenamento, sia in gara, poi si buttano nei contenitori opportuni a tale
scopo. Mai seminare i rifiuti lungo il percorso!
9) L’AMATORE: Noi amatori non
siamo dei professionisti, siamo solo dei cicloturisti un pò più evoluti.
Partecipiamo alle gare non per il solo scopo di vincere i trofei ma soprattutto
per dire “c’ero anch’io”, per imparare nuovi percorsi, per divertirci, per
misurare le nostre forze, per gareggiare contro noi stessi più che contro gli
altri. Si intende che se poi raggiungiamo dei buoni piazzamenti è tutto di
guadagnato e la soddisfazione aumenta. Ma le 2 cose più importanti in gara per
noi amatori sono: A) rispettare l’ambiente circostante e quindi apprezzarlo; B)
non farsi male. Quindi controllate la vostra foga agonistica nel rispetto
vostro e di tutti.