L’unico rammarico è stato che mancavano i nostri
tre giovani alfieri più forti: Jacopo, Biagio e Samuele. Due Debuttanti già
affermati ed un Primavera molto promettente.
Biagio stoppato da una tosse terribile che non le
ha dato pace per tutta la notte con conseguente assunzione di antibiotico (male
di stagione), Jacopo a riposo in attesa della gara di domani a Dalmine
(Campionato Europeo Ciclocross) e Samuele anch’esso a riposo in attesa della
gara di atletica leggera di domani ad Aosta.
Per il resto è stato un sabato pomeriggio da
segnare sul calendario.
Sole pieno e cielo blu intenso, vento forte ma in
compenso terreno asciutto e scorrevole (come del resto la maggior parte delle
altre gare di ciclocross fino ad ora in questo pazzo inverno secco). Tracciato
ben preparato, divertente ma durissimo, abbondante ristoro e buone premiazioni.
La simpatia e la disponibilità di Max Curioni e di tutto il suo entourage hanno
fatto il resto.
La IRIDE ha schierato ben 5 Cuccioli
agguerriti che, nella prima gara della stagione e per alcuni della loro vita,
hanno dato lustro al team piazzandosi nelle prime 5 posizioni della classifica:
Sofia eccezionale ha messo in riga tutti i
maschietti, poi Filippo, Giacomo, Federico e Luca hanno scandito la classifica
seguiti a stento dai cuccioli di altri team.
Grande lavoro è stato fatto in questi mesi da
Roberto Cecere che, aiutato da Antonio Mazzuero e altri papà, ha messo in piedi
un bellissimo settore giovanile della Iride che pochi altri team amatoriali
possono vantare.
Anche i “vecchi” della Iride oggi hanno dato il
loro contributo di fatica: Antonio ottimo terzo posto di categoria, Claudio e
Maurizio a lottare come leoni tra i fortissimi Gentleman e Roberta nelle Donne
ha dato tutto ciò che poteva per fare bella figura con i soci Iride che sono
accorsi numerosi a fare un tifo da stadio.
Un grazie particolare va a Massimo Barbotti e a
suo papà che immortalano sempre questi bellissimi momenti rendendoli eterni per
i posteri.
Ma il vero avvenimento di oggi è stato senza
dubbio il supporto dei tifosi della Iride, mai visto prima, una roba da curva
di San Siro. Non faccio tutti i vostri nomi, eravate molti, eravate tanti, il
vostro tifo mi ha scaldato il cuore.
Per ringraziarvi tutti penso di fare cosa gradita
riferirvi un bellissimo SMS di Roberto inaspettato ma straordinario nella sua
semplicità che mi è arrivato poco fa sul telefonino:
“… quello
che abbiamo fatto si chiama squadra e abbiamo la fortuna dell’appartenenza”