Sfrecciano i ciclisti,
sfrecciano nelle loro maglie multicolori.
Dilettanti ancora
sconosciuti si ritagliano un futuro nel ciclismo che conta.
Ragazzi talentuosi da
ogni luogo vengono a Briga ad ammazzarsi di fatica.
Squadre giovanili di
secondo piano con budget risicati ma con Direttori Sportivi di grande
competenza.
176 km a manetta sotto
il sole cocente di agosto.
Un’afa insopportabile
per noi a stare fermi, un vero inferno per loro.
12 volte la salita di
Orio e per finire il muro di San Colombano che li attende.
190 i partiti, una
trentina gli arrivati.
E’ l’evento dell’anno a
Briga. Ci fermiamo al Cirolo a dissetarci, zeppo di appassionati.
Conosciamo due arzilli
ultra ottantenni, il primo ha fatto 7 Giri d’Italia e un Tour, il secondo 8
Giri d’Italia.
“… il Tour era di
4950 km allora ! mica come oggi che non arriva a 3400 …”.
Il primo Giro lo fecero
nel ’48 e le strade erano in gran parte sterrate !
Ci allontaniamo sentendo
sullo sfondo i racconti dei secondi di distacco tra loro sui mitici colli di
allora.
… Poesie di altri tempi
che solo il ciclismo ti sa dare.