sabato 16 agosto 2014

Valstrona - Valsesia MTB Extreme

Omegna – Campello – Passo dei Rossi – Valsabbia – Valmastallone – Pozzallo -
Camasco – Passo del Ranghetto – Tobruk – Laghetti di Nonio – Omegna
70 km – 2700 m dislivello – 11 ore e 30 minuti compresa pausa trattoria

Massimo, Maurizio, Gianni, Alberto, Ivan, Lucio, Claudio, questi sono i nomi dei 7 cicloalpini che hanno compiuto l’impresa della stagione.

E’ vero, questa mattina scricchiolavo dappertutto, sono rimasto rimbambito una giornata intera per smaltire la fatica accumulata il giorno precedente, ho la schiena a pezzi per aver portato la bici in spalla molte ore, le labbra secche dal vento e dal sole, ho dormito male perché come è noto quando sei troppo stanco non riesci a riposare, continuo a bere acqua come una spugna e non so il perché ...
Però abbiamo visto luoghi bellissimi incontaminati, percorso down hill estreme per le nostre povere mtb da cross country che pativano come noi e si torcevano dallo sforzo, camminato attraverso alpeggi sperduti ancora caricati dalle mucche che pascolano a 2000 metri di quota, scalato salite lunghissime con pendenze impossibili fino al limite del ribaltamento, osservato da vicino la cresta della Valstrona indicando, grazie all’amico Alberto, i nomi di ogni picco che si stagliava contro il cielo azzurro di una giornata perfetta (rarissima in questa improbabile estate), scrutato il nero profondo dell’ingresso di una antica miniera di nichel a 1900 m di quota, scoperto innumerevoli e a noi sconosciute vallate ripide e selvagge che precipitano verso la madre Valsesia costellate di alpeggi e sentieri che non basterebbe una vita per percorrerli tutti, ma anche mangiato tagliatelle con ottimo ragù di cervo in una caratteristica trattoria valsesiana, chiacchierato e ridacchiato per 11 ore e mezza, grazie all’amico Lucio, anche nei momenti di maggiore sforzo fisico, insomma … provato forti emozioni.
Non ho voluto raccontarvi il road book preciso del percorso che abbiamo fatto, per quello ci sono i GPS e altre diavolerie che i miei compagni di avventura vi forniranno, io ho voluto raccontarvi le emozioni.
L’escursione meritava forse una partecipazione più ampia, certamente chi è rimasto a casa questa mattina si è svegliato fresco come una rosa senza alcun indolenzimento alla schiena ma anche senza aver vissuto la giornata perfetta.
Ringrazio pubblicamente Sergio Viganò che è giunto in soccorso all’amico Massimo che ha rotto la bicicletta in Valmastallone. Sergio si è sparato 80 km in auto da Omegna tra andata e ritorno per recuperare Massimo e riportarlo a casa, chapeau!

Grazie Iride! Una bella giornata di sport.