sabato 30 novembre 2013

2013 L’anno delle imprese

Hotel Croce Bianca

Ci sono stagioni ciclistiche che passano in sordina, strette fra il tran tran quotidiano degli allenamenti, le gare del Master alla domenica con i ragazzi che si piazzano bene nelle categorie, l’escursione del sabato, qualche socio che realizza i soliti sigilli del VCO (triti e ritriti), magari una Nove Colli (corta) tanto per rompere la monotonia, una uscita di gruppo in mtb sulle nostre montagne (al massimo due), ma niente di più, niente di strabiliante, nulla che stuzzichi l’appetito del cicloamatore, che scateni la fantasia e la voglia di avventura, niente sale nella zuppa.

Non è il caso di questa stagione ! Nell’anno 2013 infatti di sale nella zuppa la Iride ne ha messo … e tanto!
Il 2013 passerà certamente alla storia del nostro team come “l’anno delle imprese”. Ma andiamo con ordine:

-          La prima impresa la realizza Kathrin Oertel, che dopo 2 figli e 10 anni di inattività, riprende a correre e vince addirittura il Master (oltre al provinciale ed una serie di altri titoli).
-          Poi i magnifici 12 di Genova: Roberta Nicolini, Dario Bottiroli, Marco Fortis, Gianni Borgatta, Lucio Annibale, Massimo Beltrame, Valerio Lombardi, Maurizio Borella, Alessandro Cagia, Piero Gallo, Paolo Frigerio e Ivan Ciocca realizzano l’impresa Omegna-Genova non stop di 204 km che rimarrà nella storia come una delle più belle avventure compiute assieme, una di quelle giornate che ti fa dire “io c’ero”.
-          In seguito due fortissimi soci, il presidente Luca Cerutti accompagnato da Claudio Balsari, partecipano al massacrante “Rally di Romagna in Mountain Bike”. Manifestazione internazionale di rilievo a tappe della durata di una settimana. Senza dubbio da catalogare nelle imprese da ricordare.
-          Biagio Borella, anni 13, realizza la sua prima Omegna-Alagna-Omegna di 130 km.
-          Paolo Frigerio porta a termine il percorso lungo della Nove Colli di 210 km.
-          Luca Cerutti da Omegna compie in bici da corsa in solitaria il giro completo dei laghi del Varesotto con notevoli dislivelli per un totale di circa 200 km in un solo giorno.
-          Roberta Nicolini, in coppia ad una cicloamatrice domese, realizza il suo primo giro completo del Lago Maggiore di 170 km.
-          Piero Gallo e Alessandro Cagia, con la bici da corsa in spalla, salgono alla bocchetta di Rimella e scendono a Campello (penso che con la bici da corsa sia una prima assoluta) per poi chiudere il circuito Val Sesia-Valle Strona.
-          Ancora Piero Gallo realizza la Gozzano-Superga-Gozzano non stop di 238 km.

Ma è a settembre, quando ormai sembra che la stagione volga al termine, che arrivano le imprese più eclatanti:

-          Claudio Balsari partecipa con successo alla mitica e temuta “Crist Alp” in mountain bike in terra elvetica. 130 km in alta quota con 5.000 m di dislivello sotto un temporale incessante. Un vero inferno che però non ferma Claudio che finisce 1° degli italiani.
-          Omnie vie Roma conducunt”: Valerio Lombardi con la moglie Giovanna Lasagna compiono la Pavia-Roma lungo la via Francigena in mountain bike. Oltre 700 km prevalentemente sterrati in 8 giorni! Ricevono per questo l’Indulgenza Plenaria e l’ammirazione di tutto il team.
-          I ragazzi: Alessandro, Jacopo, Luca, Biagio, Simone, Thomas, assieme alle “ragazze mature”: Kathrin e Roberta e ai veci: Claudio e Ivan e al fortissimo Claudio Balsari, conquistano il secondo posto nella classifica a squadre del Master su centoventi società ed il primo posto nella classifica provinciale di Novara. Inoltre Claudio Signor, Alessandro, Jacopo e Kathrin diventano Campioni Provinciali e/o Regionali nelle rispettive categorie di Mtb e/o Ciclocross. Addirittura Thomas si afferma come Campione Italiano nelle due specialità e Jacopo vince il Criterium Nazionale giovanile. Un grande successo per il nostro gruppo agonistico del cross country.
-          Per ultimo ancora l’infaticabile Piero Gallo chiude con il botto compiendo forse l’impresa più sensazionale: Gozzano-Venezia non stop di 402 km ! Ogni commento è superfluo.

Tutto questo, ben inteso, mentre gli altri soci della Iride non si sono mai fermati nelle piccole fatiche quotidiane, i ragazzi hanno continuato a piazzarsi sempre bene alle gare del Master, i sabati pomeriggio sono trascorsi sereni in sella alle nostre Mtb, Marco Fortis ha continuato la sua personale “raccolta” di salite in giro per il mondo con illustri personaggi, Aldo Gioria e Fabrizio Ghiselli hanno continuato le loro solitarie e lunghe uscite in mountain bike, Luca Cerutti e Ivan Ciocca hanno compiuto i soliti duri allenamenti della domenica mattina, alcuni soci hanno realizzato i soliti sigilli del VCO e/o partecipato alla solita Nove Colli (percorso corto). Cioè la vita del gruppo ha proseguito regolare con la solita routine. Anche in ambito extra ciclistico segnalo il gruppo Iride trekking che ha iniziato quest’anno con belle passeggiate locali sul nostro territorio, ultimamente anche in notturna, riscuotendo un buon successo.
Tutti molto bravi ma … le vere imprese sono altre, quelle che ho prima elencato rimarranno per sempre e quasi offuscano la routine.

Imprese come quella del nostro fortissimo alpinista Alberto Femia che, dopo una notte passata a dormire in tenda sul ghiacciaio a 4000 metri di quota, tenta l’attacco della cima del Monte Bianco ma saggiamente si arrende a 150 metri dalla vetta per un problema tecnico non previsto. Il vero alpinista è quello che sa tornare indietro prima che sia troppo tardi così potrà ritentare il prossimo anno. L’impresa è sempre li che lo attende.

L’impresa è sempre li che ci attende …