lunedì 26 dicembre 2011

Borgo d’Ale (VC) - Borgo d’Ale vs Borsano 10 – 0

Il maestoso profilo della chiesa di San Michele Arcangelo si delinea all’orizzonte dopo l’ultimo cavalcavia sul lungo rettilineo che entra in Borgo d’Ale, paese conosciuto per le pesche (d’estate) e per i kiwi (d’inverno).
La giornata di Santo Stefano è propizia, un po’ perché permette agli atleti di smaltire i pranzi natalizi con una sana sgroppata in bici e anche perché il meteo è ottimo, sereno su tutto l’arco alpino che si staglia grandioso all’orizzonte e ci permette di ammirare dal Lyskamm al Monviso tutte le vette che fanno da punte della corona del nobile Piemonte.
Siamo già stati negli anni precedenti in questo delizioso borgo e non ci siamo scordati della sua ospitalità che puntualmente anche oggi non delude e anzi offre una nuova riconferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) della sua ottima macchina organizzativa capitanata dal generoso e laborioso Gianni Riconda.
Questo mi ha portato inevitabilmente a fare un confronto con la gara svoltasi la domenica precedente a Borsano di Busto Arsizio dove, dopo un misero percorso dei Primavera svoltosi su soli 2 giri secondo il discutibilissimo giudizio dei giudici varesini (risultato: appena 10 minuti di gara per il più lento dei ragazzi), non abbiamo visto nemmeno l’ombra di un ristoro, ma nemmeno l’acqua da bere! Per non parlare delle premiazioni dove i ragazzini minori di 14 anni si sono visti recapitare una bottiglia di vino !!! (del supermercato…) con l’augurio forse di brindare al Natale prossimo o di avviarsi verso una profiqua carriera di santi bevitori. Infatti i ragazzi bisogna incominciare ad educarli all’alcol in tenera età se si vogliono dei buoni risultati in futuro. Potevano anche magari consegnare loro una stecca di sigarette così il quadro era completo (ma forse costava troppo). Ma possibile che a Borsano non vendono le bottiglie di aranciata? Mah!
Ma torniamo a Borgo d’Ale dove è stata tutta un’altra musica ed il confronto tra le due manifestazioni è addirittura imbarazzante in favore della località piemontese.
Percorso bellissimo, appena fuori dal paese fra le dune di sabbia ed i campi incolti dell’inverno, molto lungo e ben articolato, veloce ma disseminato da alcune difficoltà dosate con saggezza. Dalla cima di una collinetta di terra si riusciva a seguire quasi tutta la gara restando fermi sul posto. I 3 giri e mezzo per i più piccoli Primavera hanno reso la gara avvincente per il pubblico e soddisfacente per i ragazzi che gareggiavano.
Grandi spazi per il parcheggio auto (e non è cosa di poco conto). Location per iscrizioni e premiazione azzeccata. Molto accogliente e spazioso infatti il salone multi funzionale del Comune di Borgo d’Ale posizionato all’interno del grazioso cortile (quasi un chiostro) circondato da antichi palazzotti in mattoni rossi a vista di architettura tipica dei luoghi.
Ristoro goloso e abbondante (mi sono servito anch’io!) con ogni tipo di bevanda fredda e calda, panettoni e pandoro in abbondanza. Sontuoso e scenografico palco delle premiazioni con esposizione di bici (tra cui una originale mountain bike da neve). Generose premiazioni per tutti con l’aggiunta di un sacchetto di kiwi a testa per ogni partecipante ed accompagnatore.
Insomma, kiwi grandi come patate, accoglienza e generosità sopra le righe, percorso indovinato, grazie Gianni … hai vinto 10 a 0 contro Borsano.