COMMENTI DALLA VICEPRESIDENZA
Assisteremo a numerosi “Campionatini Iride”
distinti per categoria.
Facendo due calcoli si prevede che alcuni di
questi non saranno molto combattuti, ad es. per la MTB le categorie
Supergentleman, Debuttanti, Cadetti, e Donne saranno destinate a dei “Solisti”;
la categoria Senior avrà soltanto un atleta in grado di fare almeno dieci gare,
così pure tra i Veterani dove i bookmakers danno per favorito Borella, che
probabilmente porterà a termine più gare dell’antagonista Borgatta.
Più interessante invece la situazione nella
categoria Junior dove troviamo almeno tre atleti in corsa per la vittoria
finale.
Ma la vera “Bagarre” sarà tra i Cicloturisti
dove il “Gladiatore” Barbero affronterà il terribile “Piccolo–grande lottatore di
Sumo” Negro per contendergli la medaglia in una sfida all’ultimo sangue. Si
accapiglieranno sino alla fine senza esclusione di colpi, e guai a chi oserà
intromettersi nella loro “Faida privata”…..sarà pianto e stridor di denti per
l’intruso.
Per quanto riguarda la STRADA è probabile che in
tutte le categorie non ci sarà la benché minima battaglia, a meno che i
Veterani polivalenti non diventino attivi su entrambi i fronti e comunque
difficilmente riusciranno a totalizzare
dieci gare utili, ad eccezione del mitico “Scalatore” Fortis.
Precisazioni
La decisione da parte del sottoscritto di
partecipare alla stagione agonistica 2001 nella veste di cicloturista ha
destato perplessità e qualche critica.
Vorrei chiarire che non si tratta di una ripicca
nei confronti di quanto stabilito nella riunione del Consiglio Direttivo del
03.01.2001 sulla definizione del regolamento del campionato sociale 2001, ma
soltanto di una logica conseguenza per chi ha interpretato l’agonismo per
ravvivare il campionato sociale ormai
soppresso, sbriciolato in tanti piccoli campionati dove difficilmente
riscontreremo un minimo di seria concorrenza e una giusta soddisfazione per la
vittoria finale.
Addio di conseguenza anche al campionato “UDACE”
che richiede comunque troppi sacrifici e troppi rischi per ottenere buoni
risultati finali (per intenderci almeno tra i primi tre).
Niente di meglio quindi che tornare alle
origini, ad un sano cicloturismo che permette di partecipare alle gare senza
l’assillo del tempo tiranno ed apprezzare così, nella giusta misura, i
percorsi, l’ambiente ed i ristori.