venerdì 23 febbraio 2001

Scenario agonistico “IRIDE” 2001

COMMENTI DALLA VICEPRESIDENZA

Assisteremo a numerosi “Campionatini Iride” distinti per categoria.

Facendo due calcoli si prevede che alcuni di questi non saranno molto combattuti, ad es. per la MTB le categorie Supergentleman, Debuttanti, Cadetti, e Donne saranno destinate a dei “Solisti”; la categoria Senior avrà soltanto un atleta in grado di fare almeno dieci gare, così pure tra i Veterani dove i bookmakers danno per favorito Borella, che probabilmente porterà a termine più gare dell’antagonista Borgatta.
Più interessante invece la situazione nella categoria Junior dove troviamo almeno tre atleti in corsa per la vittoria finale.
Ma la vera “Bagarre” sarà tra i Cicloturisti dove il “Gladiatore” Barbero affronterà il terribile “Piccolo–grande lottatore di Sumo” Negro per contendergli la medaglia in una sfida all’ultimo sangue. Si accapiglieranno sino alla fine senza esclusione di colpi, e guai a chi oserà intromettersi nella loro “Faida privata”…..sarà pianto e stridor di denti per l’intruso.
Per quanto riguarda la STRADA è probabile che in tutte le categorie non ci sarà la benché minima battaglia, a meno che i Veterani polivalenti non diventino attivi su entrambi i fronti e comunque difficilmente  riusciranno a totalizzare dieci gare utili, ad eccezione del mitico “Scalatore” Fortis.

Precisazioni

La decisione da parte del sottoscritto di partecipare alla stagione agonistica 2001 nella veste di cicloturista ha destato perplessità e qualche critica.
Vorrei chiarire che non si tratta di una ripicca nei confronti di quanto stabilito nella riunione del Consiglio Direttivo del 03.01.2001 sulla definizione del regolamento del campionato sociale 2001, ma soltanto di una logica conseguenza per chi ha interpretato l’agonismo per ravvivare il campionato sociale  ormai soppresso, sbriciolato in tanti piccoli campionati dove difficilmente riscontreremo un minimo di seria concorrenza e una giusta soddisfazione per la vittoria finale.
Addio di conseguenza anche al campionato “UDACE” che richiede comunque troppi sacrifici e troppi rischi per ottenere buoni risultati finali (per intenderci almeno tra i primi tre).
Niente di meglio quindi che tornare alle origini, ad un sano cicloturismo che permette di partecipare alle gare senza l’assillo del tempo tiranno ed apprezzare così, nella giusta misura, i percorsi, l’ambiente ed i ristori.

Roberto Barbero