Mia nonna mi narrava
sempre una filastrocca popolare che riassumeva un pelegrinaggio che i contadini
del novarese facevano a piedi i giorni 14 e 15 agosto di ogni anno in onore
della Madonna Assunta in cielo. Recitava: “Fara, Sizzan, Ghem, Rumagnan,
Boca, Magiura, Cavalin par sura” (traduzione: Fara, Sizzano, Ghemme,
Romagnano, Boca, Maggiora, Cavallirio per ultimo).